Le tre fonti principali di irrorazione arteriosa del tessuto mammario sono: l’arteria toracica (o mammaria) interna attraverso le sue branche perforanti, l’arteria toracica laterale e le arterie pettorali . Le branche perforanti laterali delle arterie intercostali e quelle dell’arteria sottoscapolare contribuiscono in maniera minore alla vascolarizzazione.

L’irrorazione arteriosa della porzione centrale e mediale è fornita delle branche perforanti dell’arteria mammaria interna. Queste passano attraverso gli spazi intercostali dal primo al quarto subito in corrispondenza del margine laterale dello sterno, penetrano nell’origine del muscolo pettorale ed entrano nel bordo mediale del seno, fornendo oltre la metà del sangue per l’organo.

L’arteria toracica laterale, la seconda per importanza nell’apporto di sangue per il seno, nasce dall’arteria ascellare e discende lungo il bordo laterale del muscolo piccolo pettorale per raggiungere il muscolo dentato anteriore. Le sue branche mam rie esterne e le branche perforanti laterali delle arterie inte stali irrorano la porzione laterale del tessuto mammario.

L’arteria pettorale, ramo dell’arteria toracoacromiale origina dall’arteria ascellare, decorre tra il grande e il piccolo pettorale e irrora la superficie posteriore del seno.

La perfusione del complesso areola-capezzolo è particc mente importante durante l’intervento chirurgico con fingi estetiche. La vascolarizzazione di questo complesso origina medialmente e cranialmente dalle arterie mammaria e inter stale.

La cute è principalmente alimentata dal plesso sottocutaneo formato dalle perforanti provenienti tessuto ghiandolare. La perfusione dei lembi di cute dipende dalla conservazione del plesso sottocutaneo, dalla qualità microcircolo e dalla conservazione dell’arteria principale irrora la base della mammella. Lo stesso vale per la zona c trale della mammella con il complesso areola-capezzolo.

La mammella ha una ricca rete di anastomosi venose perficiali che drenano principalmente nella vena mamme interna. Il drenaggio delle vene profonde corrisponde all’ porto ematico arterioso.